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Lunedì, 22 Luglio 2019 11:55

Consigli di lettura

E’ arrivata l’estate, è tempo di vacanze: il momento dell’anno in cui leggere è ancora più bello. Ho preparato due consigli di lettura. Eccoli.

lastardaversoestIl primo: l'autore si chiama Philippe Sands, è nato in Inghilterra nel 1960, da padre inglese e madre francese. E' un avvocato esperto in diritto internazionale, diritti umani e crimini di massa, nonché di controversie in ambito sportivo e marittimo, sempre a livello internazionale. Ha un curriculum che mette una certa soggezione e ha scritto già diversi libri, alcune opere teatrali, oltre a molti saggi e libri di testo in varie discipline giuridiche.
Nel 2016 ha pubblicato il libro di cui sto per parlarvi: La strada verso est (East West Street - ed. Guanda). Sapete chi ha per primo coniato l'accusa“crimini contro l'umanità” e chi quella di “genocidio”? Lo scoprirete se leggerete questo meraviglioso racconto, che inizia nell'aula 600 del Palazzo di Giustizia di Norimberga, (l'aula dove si svolse lo storico processo tra il 1945 e il 1946) durante l'incontro tra l'autore e Niklas Frank, figlio di Hans Frank, uno dei 24 criminali nazisti alla sbarra, uno dei 12 condannati a morte. Il nostro autore parte da lì, da quella aula vista nel presente con gli occhi del figlio di uno degli accusati, poi ci porta nella cittadina, oggi ucraina, ma prima polacca, di L'viv, o L'vov, o Lwòw, o Lemberg (in italiano Leopoli). Una cittadina che dal 1915 al 1945 ha cambiato dominio almeno 8 volte, cittadina in cui Philippe Sands è stato invitato per una conferenza e che scopre essere la città d'origine di suo nonno materno, Leon Bucholz, ebreo sfuggito ai nazisti. Cittadina che ha dato i natali anche ai due giuristi, Raphael Lempkin e Hersch Lauterpacht, esperti di diritto internazionale, di cui Sands cerca di ripercorrere le tracce. Una ricerca che durerà sei anni e che partendo dal desiderio di colmare un vuoto nella storia della sua famiglia, spingerà Sands a ripercorrere i retroscena storici, politici, giuridici e filosofici del processo che rinnovò il diritto internazionale e pose le basi del movimento per i diritti umani. La bibliografia vale oro, i ringraziamenti prendono circa 20 pagine ma vanno letti tutti, senza esclusioni, per onorare il lavoro fatto affinché noi lettori si possa godere di così tanto spendendo pochi euro.

miaamatayurikoIl secondo: l'autrice è Antonietta Pastore, traduttrice di Murakami, il titolo del romanzo è Mia amata Yuriko (ed. Einaudi) e racconta la storia della zia suo marito, la signora Yuriko, giovane sposa nel Giappone del 1945. Il mattino del 6 agosto Yuriko esce di casa, dall'isola di Etajima prende il traghetto per Hiroshima, vuole andare a chiedere notizie del marito imbarcato su una nave della flotta giapponese. Si sta recando all’ufficio postale quando la bomba esplode. Da quel momento la sua vita cambia completamente corso. Yuriko diventa una “hibakusha”. Antonietta Pastore, con l'aiuto della suocera, Misako, sorella di Yuriko, ci fa entrare con garbo e sapienza nell'universo giapponese, tra i colori e i sapori di una società dai codici per noi indecifrabili. E' una storia d'amore davvero toccante, sfido chiunque a non commuoversi fino alle lacrime.

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